Barbarossa, i comuni italiani e l’impero germanico

Il saggio di uno dei massimi studiosi dell’Europa del XII secolo, Rudolph Wahl, offre la chiave di lettura per comprendere la figura del grande Federico I Barbarossa. In un’epoca contraddittoria e densa di avvenimenti, il carattere fermo e deciso dell’imperatore fu messo strenuamente alla prova da una serie di circostanze di portata epocale, che avrebbero di lì a poco portato a una profonda crisi: dall’evoluzione del concetto di stato medievale alla nascita dei primi comuni e, ancora, al ruolo egemonico cui la Chiesa ambiva. Tra le pagine di Wahl, l’imperatore Barbarossa emerge così in tutta la sua complessità quale assertore degli ideali dell’impero nella lotta soccombente contro il papato e i comuni.

Il libro, edito per la prima volta in tedesco nel 1941, pubblicato in italiano da Einaudi nel 1945 e da Mondadori nel 1973, viene ora riproposto da Res Gestae.

Nella biografia dell’imperatore sono di particolare interesse per i Cremaschi le pagine dedicate all’assedio di Crema del 1159-1160 e all’antipapa cremasco Pasquale III (al secolo Guido da Crema), che canonizzò san Carlo Magno.

Rudolph Wahl (Colonia, 1984 – Monaco di Baviera, 1961), studioso e autore di romanzi storici sulle vite degli imperatori medievali. Tra tutti, i soggetti che preferì e su cui si concentrarono le sue ricerche furono Carlo Magno, Enrico IV e Federico Barbarossa.