“A dìla nèta e sìcèta”. Modi di dire propri della tradizione cremasca

Pier Luigi Ferrari, Marco Lunghi, “A dìla nèta e sìcèta”. Modi di dire propri della tradizione cremasca, Pro Loco Crema, Crema 2022.

Il volume raccoglie 2.500 modi di dire in dialetto cremasco corredati di traduzione letterale e commento.

Pier Luigi Ferrari (Crema,1947) è presbitero della diocesi di Crema e docente di Sacra Scrittura e Lingue Bibliche presso i Seminari riuniti e presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Crema-Cremona-Lodi-Pavia-Vigevano. Ha pubblicato saggi biblici e teologici, tra i quali Personalismo e cristologia. La meditazione cristologica di Jean Mouroux (Milano 1984); Commento alle Lettere pastorali di Paolo (Casale Monferrato 1995); Il discorso della montagna. La nuova Legge (Milano 1998), La «Dei Verbum» (Brescia 2004); Al Vangéle ‘n dialèt cremasch. Traduzione dei Quattro Vangeli dai testi originali (Crema 2008); La Bibbia. L’interpretazione della Scrittura nella chiesa cattolica (Bologna 2014); I luoghi del Regno. La dimensione spaziale nel racconto di Marco (Bologna 2015); Figure di ironia nel racconto di Marco in Extra ironiam nulla salus (Milano 2016); edizione critica di Primo Mazzolari. La parola che non passa. Le omelie di don Primo Mazzolari (Bologna 2017). È autore di alcuni temi antropologici pubblicati nei “Quaderni” del Museo della Civiltà Contadina di Offanengo: Pignàte, padèle e mugnà (2011); Òche e ròi per i nost cundiment (2014); Le ìde, le bóte, i ustér (2015); I mülì, le grèmule, i furne e ‘l pa da na ólta (2020); Campane e campanari di Offanengo (2020); I caalér nella tradizione e nel gergo cremasco (2021). Collabora con riviste a carattere biblico e pastorale.

Marco Lunghi (Crema, 1933-2022) è stato presbitero della diocesi di Crema, docente di Antropologia culturale all’Università Cattolica del Sacro Cuore (sede di Brescia) e direttore della rivista del Museo Civico di Crema e del Cremasco, “Insula Fulcheria”. Fra le sue monografie: Oralità e trasmissione in Africa nera (Milano 1979); Gli Abron della Costa d’Avorio (Milano 1984); Quo vadis homo. Percorsi di Etno-Antropologia contemporanea (Brescia 1987); Ande: preistoria come progetto. Documenti di Etno-Archeologia precolombiana (Brescia 1989); Brescia tra memoria e attualità (Brescia 1991); Sao Matheus: la speranza che non delude. Testimonianze etno-missionarie del Brasile (Brescia 1992); Annunciare alle isole più lontane: Papua – Nuova Guinea (Brescia 1993); Antropologia del simbolo religioso (Brescia 1997). Ha scritto saggi per le riviste “Servitium” e “Insula Fulcheria” e in vari volumi monografici: Del calcio in Il gioco (Cremona 2011); Il cimitero tra sacro e profano in Luoghi della memoria. Cimiteri e museo diffuso (Cremona 2014); La paura: il lato oscuro del lupettismo scout in Le vie della paura (Castelleone 2017); Rappresentazione del sacro nell’arte in Le radici del futuro nei beni storici ed artistici (Crema 2017); Musica come arte educativa scout in Dalle consuetudini alle prospettive (Castelleone 2018).