Incontro con l’autore: Modesto Tonani

EVENTO ANNULLATO

In ottemperanza all’Ordinanza del Ministero della Salute e del Presidente della Regione Lombardia n. 1 del 23/02/2020, l’incontro con l’autore previsto per sabato 29 febbraio 2020, sarà rinviato.

SALVO DIVERSE DISPOSIZIONI DELLE AUTORITà SANITARIE, sabato 29 febbraio 2020 alle ore 16,30 la Libreria Cremasca torna a ospitare nei suoi locali uno scrittore: Modesto Tonani. Nato a Bertonico (LO) il 13 novembre 1953, consegue il diploma di maturità classica presso il collegio San Francesco in Lodi e la laurea in Medicina Veterinaria presso Università Statale di Milano. Lavora per la multinazionale Hoffmann-La Roche, sezione Veterinaria, in qualità di project leader e come veterinario libero professionista sul territorio delle province di Lodi, Cremona, Milano, Pavia e Piacenza, curando sia animali da reddito che da affezione. Da sempre, calcando le orme dei cantastorie, i ‘Pueta’, coltiva la sua dedizione per la storia, le tradizioni, le vicende, nonché il destino del popolo lodigiano. Sulle pagine de “Il Cittadino”, quotidiano di Lodi, a livello amatoriale, scrive articoli di fondo che celebrano la sua ‘Lodigianità’ ed evocano tradizioni, usi, costumi delle sue genti, secondo la liturgia dei mesi e delle stagioni. Ha realizzato dirette televisive, spettacoli presso vari enti e istituzioni, biblioteche, circoli e teatri di provincia, oratori e salotti letterari, per raccontare l’amore per la sua terra.

Per uno stesso cielo. Storia di gente della valle del Lambro (Youcanprint 2013) racconta la vicenda di una famiglia lodigiana della valle del Lambro che prende avvio nel marzo 1848, in concomitanza con le Cinque giornate di Milano; si sviluppa tra storia locale e nazionale. Affronta il problema dell’evoluzione sociale delle comunità del sud Milano coi tipici protagonisti, tra i quali spiccano El Port de mar, l’osteria della famiglia Barelli, cardine della vita del tempo; ‘El Gamba de legn’, veicolo di cultura tra la metropoli ed il contado; le istanze di rinnovamento propugnate da uno dei protagonisti, figlio di un libraio di Milano, ahimè editore mancato ma socialista nudo e crudo, fautore della cultura come affrancamento dalla miseria che affonda le sue radici nell’ignoranza. Tra un ‘nigul’ e un ‘rag de sul’, tracolli quali la Rivolta del pane di Milano del 1898, trascorrono alcuni decenni di relativa tranquillità. Si contano i primi risultati tangibili che, se da un lato ridanno fiato alle povere economie dell’Europa fine Ottocento, rinfocolano altresì le antiche rivalità sfociando nel bieco nazionalismo che, con le storiche alleanze, schiererà blocchi di potere che si affronteranno in una guerra definita Mondiale o Grande perché coinvolgerà il mondo intero. L’Italia uscirà vittoriosa ma sconfitta da fame e miseria che si era tentato di arginare nei precedenti decenni.

Un’immagine di luce tra Navigli, Lambro e Po(Youcanprint 2016) si pone come il seguito del romanzo precedente. Narra le vicende, legate al quadro sociale di un mondo consapevole in evoluzione, che si susseguono dal primo dopoguerra al sogno socialista, dalla reazione piccolo e medio borghese fino all’arrembaggio delle camicie nere, spalleggiate ancora una volta da chi non se ne voleva andare. Il romanzo narra le vicissitudini di un popolo che guarda la sua Milano, l’‘Immagine di luce’, come una speranza di vita e di riscatto da un mondo ingiusto e prepotente che, dopo le prime avvisaglie di redenzione, rigetta nell’oblio la creatura più bella della Grande guerra: la ‘Civiltà delle masse’. Ai tanti episodi di ordinaria umanità si alterneranno scenari di struggente tensione quali le lettere dal fronte o i tanti patimenti sopportati con cristiana rassegnazione dalla gente. Colpisce la maturità di un popolo che ritrova nelle pieghe della sua cultura millenaria la forza di sopportare cotanto oltraggio e di cercare nella fede una sorta di risarcimento e di redenzione.

L’autobiografia Tino.vet. Un sogno lungo una vita, è la storia di una scaglia di sapone e di una bruschia. Un sogno che parte da lontano, nell’agro lodigiano; terra intrisa di fatica, di un antico sapere: prati da sfalciare, cavalli da domare, vacche da mungere, latte da coagulare. Nasce nel cuore di un padre che sapeva solo dare; in cambio del rispetto dovuto all’uomo onesto che fa della sua vita una missione, nel segno di Colui che tutto muove…