Storici dell’arte in libreria (35)

EVENTO RINVIATO

PER SOPRAGGIUNTI IMPEGNI MINISTERIALI DEL PROF. MONTANARI, LA PRESENTAZIONE È RINVIATA A DATA DA DESTINARSI.

Giovedì 14 settembre 2023 alle ore 21.00, nelle scuderie di Palazzo Terni de’ Gregorj (via Dante Alighieri, 20 – Crema), si terrà il trentacinquesimo appuntamento della rassegna ‘Storici dell’arte in libreria’, organizzata dalla Libreria Cremasca. Ospite sarà Tomaso Montanari (Università per Stranieri di Siena) che, intervistata da Matteo Facchi, presenterà il volume: Tomaso Montanari, Se amore guarda. Un’educazione sentimentale al patrimonio culturale, Einaudi, Torino 2023.

Il cuore del patrimonio culturale è la nostra umanità, il nostro rapporto con ciò che rimane di coloro che ci hanno preceduto, e con ciò che rimarrà di noi: una catena di mani che si sfiorano e si lasciano lungo i millenni. Il discorso sul patrimonio culturale è un discorso complesso, riguarda il possesso e la conservazione, l’identità nazionale e la proprietà privata, la tutela e la valorizzazione, riguarda i macchinosi rapporti burocratici fra stato ed enti locali. Tutto giusto, certo, ma anche tutto un po’ freddo e distante. Parlandone solo in questi termini si rischia di smarrire la ragione profonda per cui deve davvero interessarci: perché è la parte più intima della nostra anima individuale e collettiva. Una parte che per crescere sana e robusta ha bisogno di essere coltivata, di diventare una presenza rivoluzionaria nelle nostre vite, sediziosa, capace di minare la sicurezza dello stato attuale delle cose; una presenza che non ha nulla a che fare la legge o lo stato, e neanche con la pervasività degli interessi privati. Un luogo per definizione “umano”. E il fatto che in Italia non se ne sia mai potuto parlare senza parlare di perdita, distruzione, smarrimento – una malinconia che è allo stesso tempo profondo attaccamento alla vita – ci ha permesso di riconoscerne da sempre il suo stretto legame con i diritti dell’uomo. Il patrimonio culturale non è una bandiera che può essere sventolata dai nazionalismi, non è il supporto materiale e visibile dell’identità nazionale o della sua propaganda, ma ci permette, al contrario, di scardinare le divisioni patriottiche per attingere a una dimensione universale, per raggiungere il nocciolo più profondo delle nostre molteplici identità non attraverso la guerra, ma attraverso la pace. Allo stesso tempo è uno spazio di conflitto, di un conflitto non cruento, a cui si può prendere parte senza distruggersi a vicenda, spingendoci a immaginare gerarchie che non siano fondate sul dominio (dei maschi, dei bianchi, dei cristiani…), ma sulla condivisione. La geografia di cicatrici di cui è fatta la nostra storia ci costringe a confrontarci con la nostra meravigliosa fragilità; il discorso sul patrimonio è quindi un discorso sulla custodia, sul senso del limite. Presuppone un rapporto fisico, concreto personale con le cose. E, nello stesso tempo, la capacità di cogliere significati non materiali. Riscoprire tutto questo, vederlo, viverlo, significa costruire una comune educazione; un’educazione sentimentale di cui abbiamo quanto mai bisogno.

Tomaso Montanari (1971) è rettore dell’Università per Stranieri di Siena. Si è sempre occupato della storia dell’arte del XVII secolo, cercando di rispondere alle domande poste dalle opere con tutti gli strumenti della disciplina: dalla filologia attributiva alla ricerca documentaria, dalla critica delle fonti testuali all’analisi dei significati, a una interpretazione storico-sociale. Per Einaudi ha scritto la postfazione ai due volumi de Le vite de’ pittori scultori e architetti moderni di Giovan Pietro Bellori (2009), A cosa serve Michelangelo? (2011), Il Barocco (2012), Costituzione incompiuta (2013), con Alice Leone, Paolo Maddalena e Salvatore Settis, Privati del patrimonio (2015), La libertà di Bernini (2016), con Vincenzo Trione, Contro le mostre (2017), Velázquez e il ritratto barocco (2018), L’ora d’arte (2019), La seconda ora d’arte (2021), Chiese chiuse (2021) e, con Franco Marcoaldi, Il nostro volto. Cento ritratti italiani in immagini e versi (2021).

MODALITÀ DI ACCESSO

Ingresso gratuito, è consigliata la prenotazione: 0373 229092 libreria.cremasca@gmail.com

Capienza massima 64 posti.