Storici dell’arte in libreria (30)

Sabato 21 gennaio 2023 alle ore 17.00, nelle scuderie di Palazzo Terni de’ Gregorj (via Dante Alighieri, 20 – Crema), si terrà il trentesimo appuntamento della rassegna ‘Storici dell’arte in libreria’, organizzata dalla Libreria Cremasca.

Ospite sarà Franco Moro che presenterà il primo numero della collana Filo d’Arianna. Raccolta di Studi di Storia dell’arte. I. Riflessioni e approfondimenti, Giovanni Marchesi Editore, Piacenza 2022.

Nasce la collana Filo d’Arianna. Raccolta di Studi di Storia dell’Arte con saggi, appunti, segnalazioni e ricerche d’archivio. Fondata e diretta da Franco Moro, è stampata a Piacenza da Ediprima con il marchio Giovanni Marchesi Editore.

I tempi sono maturi per affrontare una nuova «avventura che si prefigge di riannodare il filo della libera espressione di un pensiero critico indipendente, radicato nella più sana tradizione storico artistica, germogliato a sostegno della continuità di una metodologia filologica che considera l’opera d’arte documento primario, centrale al progetto di qualificazione del suo autore». Riportando l’attenzione verso «il valore intrinseco dell’originale, individuato e accertato come tale, e l’importanza che conserva la corretta lettura di tale documento: il primo e il più fedele in assoluto, dal momento che è il frutto stesso della mente che lo ha generato. Più di qualsiasi altro elemento in quanto, come dire, patrimonio emotivo, esistenziale e genetico del suo stesso ideatore».

Nel primo numero dal titolo Riflessioni e approfondimenti, a cura di Franco Moro, si esaminano i seguenti argomenti inediti: il riconoscimento di un affresco di Gentile da Fabriano nella Cattedrale di Parma; il ritorno al giovane Savoldo con la restituzione di un disegno; Spigolature merisiane; Reni caravaggesco; gli esercizi di Rubens dall’antico e da Raffaello; novità per il Fetti mantovano; due bozzetti di Salvator Rosa romano; dipinti di Pasqualino Rossi; Pietro Longhi disegnatore della realtà; aggiunte al giovane Goya in Italia; disegni di Fortunato Duranti; e una serie di Segnalazioni per il restauro e all’appassionato conoscitore che riguardano opere finora sconosciute di Simone Peterzano a Milano, Scarsellino a Bologna e i pittori lombardi Carlo Francesco Nuvolone, Montalto e Fiammenghino a Caravaggio.

Franco Moro (Lecco, 1959) è storico dell’arte indipendente, che ha dedicato la propria attività di ricerca alla identificazione e valorizzazione di figure dimenticate o confuse. Autore di contributi rivolti alla riscoperta di aspetti inediti e opere sconosciute di artisti del Rinascimento nel nord Italia: dalla distinzione delle personalità dei due fratelli Alberto e Martino Piazza, al riconoscimento di Giovanni Agostino da Lodi nello Pseudo Boccaccino con la definizione del suo percorso, dagli inizi di Bernardino Luini ai saggi dedicati a Francesco Napoletano, al Falsario leonardesco, a Marco d’Oggiono, a Francesco Prata da Caravaggio, al Sodoma, ai ferraresi Garofalo e Nicolò Pisano, ai senesi Gerolamo di Benvenuto e Bartolomeo di David, al corretto riconoscimento nei musei italiani di dipinti fino allora anonimi appartenenti al patrimonio nazionale, restituendoli a Francesco Bonsignori, Giampietrino, Altobello Melone, Paolo Veronese, Pietro Paolini e Sebastiano Ricci. Come nelle chiese l’identificazione dell’affresco di Gentile da Fabriano nella Cattedrale di Parma, il Ribera in Santa Maria Maggiore a Treviso, le tele di Simone Peterzano a Milano e molte altre opere sparse sul territorio.

Autore del volume Caravaggio sconosciuto (2016) che ha permesso di comprendere lo stile grafico e alcune delle opere giovanili (i ritratti) eseguiti dal Merisi prima di Roma e durante i primi anni romani, oltre a proporre una inedita lettura della formazione culturale, del pensiero e degli intenti del lombardo.

Gli interessi si sono ugualmente rivolti verso lo studio di autori di varie scuole fra Sei e Settecento: la ricostruzione del percorso di Tommaso Salini primo fiorante italiano, il volume Viaggio nel Seicento Toscano (2006) e la mostra parigina Emilia Pittrice (2007), Sebastiano Ricci principale autore del ciclo dei Fasti Farnesiani, il catalogo della mostra Piacenza, terra di frontiera: pittori lombardi e liguri del Seicento (2010) e molti altri studi nei quali sussiste l’intento di integrare l’attività pittorica a quella grafica (si veda la proposta per Rosalba Carriera in “Arte Veneta”). Curatore di mostre, a suo tempo direttore della rivista “Museovivo” è stato autore, alla fine degli anni Novanta, della rubrica mensile le Scoperte di Carnet e oggi fondatore della collana Filo d’Arianna. Raccolta di Studi di Storia dell’arte.

MODALITÀ DI ACCESSO

Ingresso libero fino a esaurimento dei 64 posti.